Cosa significa pianificazione finanziaria, e perché negli ultimi anni è diventata di fondamentale importanza per le aziende? Se fino a poco tempo fa finance voleva dire tesoreria, oggi vuol dire pianificazione finanziaria, vuol dire creare strumenti, creare report, avere a disposizione informazioni da presentare agli istituti di credito e, allo stesso tempo, da utilizzare a supporto della gestione aziendale. Quindi, l’obiettivo è duplice: l’implementazione di strumenti e sistemi di pianificazione finanziaria serve sia a migliorare il rapporto banca-impresa, sia a migliorare il sistema di programmazione interna e controllo interno.

Questo è il primo di una serie di articoli che vogliamo dedicare al tema della pianificazione finanziaria, basati sulla nostra esperienza sul campo maturata presso numerose aziende.  In particolare, in questo primo articolo parleremo dei cambiamenti che hanno influenzato il rapporto fra le banche e le imprese in questi ultimi anni, cambiamenti che, come vedremo nei prossimi articoli, hanno reso necessari interventi su più fronti per sanare un rapporto ormai in crisi.

L’evoluzione del mercato del credito negli ultimi anni

Negli ultimi anni abbiamo assistito a profondi mutamenti nel sistema bancario e nel sistema impresa, e ciò ha portato ad evidenti conseguenze nei rapporti fra i due sistemi. Questo mutamento sistemico ha coinvolto direttamente il mercato del credito, dove le aziende che oggi si trovano a confrontarsi con questo mercato hanno una sensazione quotidiana di generale contrazione nelle politiche di concessione del credito, e anche di una maggiore complessità e durata delle istruttorie per l’ottenimento di esso.

Questo cambiamento è dovuto in parte a fattori tecnici, come l’introduzione negli anni delle leggi di Basilea I, Basilea II e Basilea III, in parte a fattori interni di sistema, quali soprattutto la grande riorganizzazione in Italia dell’intero sistema bancario. Questa riorganizzazione ha portato a diverse fusioni, e quindi a cambiamenti di rapporto nella radicalizzazione territoriale degli istituti. Contemporaneamente questi cambiamenti sono intervenuti a diversi livelli anche nel sistema azienda, dovuti principalmente ai grandi mutamenti macroeconomici avvenuti negli ultimi anni, e che tutti riduciamo al termine generico di “crisi”.

Se da un lato le imprese manifestano la sensazione di una generale contrazione del credito e dicono di non comprendere tutti i tecnicismi (che a volte sembrano pretestuosamente) attivati dalle banche per gestire una richiesta di un credito, a loro volta le banche affermano di non avere tutte le informazioni necessarie al fine di una corretta valutazione dell’azienda. D’altra parte è un dato di fatto il crescente peso nei bilanci delle banche delle “sofferenze” (i cosiddetti NPL -Non Performing Loans): nei dati di Bankitalia degli ultimi mesi si tratta di circa 200 miliardi, quando a fine 2009 erano 60 miliardi.

Quindi oggi occorre, più che in passato, rimuovere tutte le difficoltà fondamentali di comunicazione: le imprese devono assolutamente mettere in atto accorgimenti che consentano di produrre informazioni chiare e dettagliate da presentare alle banche, in modo da fare loro comprendere pienamente il business dell’impresa.

Se da un lato le informazioni prodotte risultano fondamentali nel rapporto con gli istituti di credito, dall’altro l’implementazione degli strumenti e dei processi per ottenerle consente all’azienda di avere sempre disponibili maggiori informazioni e indicazioni da utilizzare a sostegno della definizione delle scelte strategiche e dei propri programmi di sviluppo. Per questo, diventa sempre più necessario che le imprese, nell’effettuare adeguate analisi sulla propria struttura economica finanziaria e patrimoniale, interiorizzino la necessità di predisporre meccanismi di pianificazione, ancora prima di ricevere sollecitazioni dall’esterno, arricchendo così le attività tradizionalmente svolte dalle funzioni aziendali di controllo di gestione e tesoreria, e quindi ampliando gli ambiti di intervento del CFO.

Nel prossimo articolo parleremo più nel dettaglio di come gli accordi di Basilea abbiano determinato mutamenti nel sistema bancario, e vedremo in che modo le banche attribuiscono il rating, valutazione determinante al fine della concessione di credito.